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							Voglia di Naifs, nonostante tutto 
							di 
							Marcella Luzzara per l’Associazione Il Torrazzo - 
							APS 
							  
							Che 
							sapore ha immergersi in una collettiva d’arte naif 
							mentre tutti portano i segni di una pandemia globale 
							e i signori della guerra iniziano già a darsi la 
							colpa di un conflitto che nessuno sembra volere ma 
							che aleggia pesante sull’Europa? Che valore ha 
							guardarsi negli occhi quando finalmente questa 
							mostra si fa possibile, quando ritrovarsi tutti 
							insieme nelle sale del Torrazzo apre i sorrisi 
							dietro le mascherine e invita a stringersi le mani, 
							dopo tutto, nonostante tutto? Io credo un valore 
							enorme, che ci riempie di gioia, ma soprattutto di 
							gratitudine. 
							
							Gratitudine per l’umanesimo profondo di queste 
							opere, dove i sentimenti e i gesti che si esprimono 
							sono sempre improntati a umiltà, pacatezza, 
							costanza, ma anche vitalità, energia e forza. Vien 
							quasi voglia di mangiarsele, queste opere, coi loro 
							colori sgargianti e potenti, come se diventassero 
							talismani, come se i pennelli di questi artisti ci 
							apparissero ora bacchette magiche. Per tornare 
							bambini, per portare con noi il mito della civiltà 
							contadina di mezzo secolo fa. Un mondo che era fatto 
							di fatica e sudore, ma che ci appare come un’età 
							dell’oro, un arcipelago di tutte le civiltà. Un 
							archetipo intramontabile, non solo perché di mondi 
							fantastici abbiamo sempre bisogno, ma perché 
							l’umanità stessa e sempre più consapevole che un 
							dialogo con la natura resta imprescindibile, che il 
							rispetto per l’ambiente, gli altri esseri umani, gli 
							animali, le tradizioni sono vie da percorrere 
							sempre. E fortunatamente c’è chi lo sta facendo, in 
							mille forme, in tante parti del mondo, perpetuando 
							antiche tecniche o trovando innovative soluzioni. 
							Con uno sguardo che spazia dal passato al futuro. 
							Alla 
							luce di tutto questo, l’arte dei sedici artisti (più 
							un collezionista di “bottoni” naif, Luigi Braghiroli) 
							che dalle rive del Po sono giunti a quelle del 
							Navarolo, ovvero Luigi Camellini, Paolo Camellini, 
							Antonio Motta, Piero Pierini, Brenno Benatti, Fausto 
							Bianchini, Luciano Lipreri, Carlo Moretti, Gianni 
							Pontiroli, Bruno Biazzi, Dino Fiorini, Franco Mora, 
							Natale Rovesti, Elena Martini, Manola De Gobbi, 
							Pietro Nardell, ci appaiono oggi come gli artefici e 
							i depositari di un’arte assolutamente necessaria e 
							salvifica. 
							Infinite 
							pagine sono state scritte sulle loro ascendenze 
							artistiche, che hanno radici ottocentesche, sui loro 
							decani (o arcani) maggiori in terra padana (Ligabue, 
							Rovesti e Ghizzardi), sul fervore delle botteghe e 
							del collezionismo degli anni Sessanta, Settanta, 
							Ottanta, sul successo e l’internazionalità della 
							loro arte, senza mai dimenticare l’impulso 
							fondamentale dato al movimento da intellettuali 
							quali Cesare Zavattini e Nevio Iori, per giungere 
							financo alle notazioni su rivalità personali o 
							autenticità d’ispirazione. 
							Io credo 
							che siamo ormai a una consacrazione: non solo e non 
							tanto perché fra loro c’è chi dipinge da svariati 
							decenni, ma soprattutto perché è di questa infinita 
							varietà di soggetti, di questa dolcezza, di questi 
							personaggi, di queste vivacissime ambientazioni, di 
							questi guizzi sorridenti e di queste delicate 
							malinconie che abbiamo bisogno. Per sentirci ancora 
							parte di una comunità, di un territorio, di una 
							storia, ma soprattutto della qualità più potente di 
							cui l’essere umano appare dotato: l’immaginazione   
							
							  
							
							Marcella Luzzara, 
							Voglia di Naifs, nonostante tutto in “ Naif; 
							colori per una cultura di pace”, 
							Comune di Commessaggio – Associazione Culturale Il 
							Torrazzo - Commessaggio e 
							Associazione Artistica Tricolore - Commessaggio 2022 |